VERSO UN NUOVO PIANO SANGUE E PLASMA

COMUNICATO STAMPA
VERSO UN NUOVO PIANO SANGUE E PLASMA IN CALABRIA?
Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Onorevole Giuseppe Scopelliti ha ricevuto giovedì 10 Febbraio u.s. a Palazzo Alemanni una delegazione della Sede Regionale dell’Avis guidata dal Presidente Dott. Paolo Marcianò e composta dal Segretario Regionale Domenico Nisticò, dalla Direttrice Sanitaria Regionale Dott.ssa Gaetana Franco e dal Dott. Sebastiano Sofi Delegato Regionale dei Medici Trasfusionisti.
L’importante appuntamento si è svolto in un clima di grande cordialità ed il Presidente Marcianò ha sottoposto all’Onorevole Scopelliti la necessità di pervenire al più presto alla formulazione di un nuovo Piano Sangue e Plasma per la Calabria, considerato il grave ritardo che è trascorso dal Primo Piano Sangue, che risale al 1993.
Gli anni trascorsi, ha aggiunto il Presidente dell’Avis Calabria, sono stati di grandi cambiamenti legislativi e scientifici che purtroppo non sono stati adeguatamente applicati nella Regione Calabria a tal punto che anche la stessa struttura prevista dalla legge 219/2005 come punto di riferimento cioè il Centro Regionale Sangue non è entrato in piena funzione. Avis Calabria alla luce di tutto ciò ha presentato al
Presidente Scopelliti un Progetto da attuare al più presto per dare un supporto alla stessa sanità calabrese rispetto al Piano di Rientro Economico.
L’Onorevole Scopelliti, con molta sensibilità ha recepito con interesse le richieste dell’Associazione dei Volontari del Sangue, impegnandosi a verificare la possibilità di intervenire nel breve e medio periodo per dare una svolta significativa a tutto il settore trasfusionale nell’interesse della sicurezza dei cittadini e della solidarietà sociale.
Il Consiglio Direttivo dell’Avis Calabria riunitasi subito dopo questo incontro ha esaminato quanto discusso e quanto presentato al Governatore approvando all’unanimità gli impegni chiesti dal Presidente Marcianò e soprattutto ringraziando il Presidente della Giunta Regionale della scelta di colmare il ritardo che grava sulla
Regione Calabria e che non è più sopportabile rispetto alle altre Regioni Italiane ed agli Organismi Nazionali  Istituzionali di riferimento del Sistema Trasfusionale.

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